volo aereo scia
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C’è un aereo proveniente dalla Cina e diretto a Liegi che più volte alla settimana devia verso Ostenda senza scaricare o caricare nulla. L’impatto ambientale è enorme. Nessuno spiega il perché dello stop.

Forse non è uno di quei misteri destinati a rimanere tale, ma per ora la questione è piuttosto oscura e non ci sono ancora risposte (soddisfacenti) ufficiali: ogni settimana, dalla città cinese di Hangzhou decollano aerei cargo con destinazione Liegi. Prima di arrivarci, però, fanno scalo a Ostenda. Non caricano o non scaricano nulla. Semplicemente rimangono sulla pista per un’ora e mezza. Poi ripartono. Perché?

La domanda è legittima, se pensiamo che il volo tra Ostenda e Liegi è soli 200 chilometri circa ma produce ben 7.000 litri di cherosene per ogni volo!

Il mistero dello scalo “senza motivo” evidente è stato riportato poche settimane fa da De Morgen che ha raccolto le preoccupazioni di Jacques Denecker del gruppo d’azione ambientale WILOO di Ostenda nelle Fiandre. Da anni il gruppo sta denunciando l’inquinamento acustico, oltre a quello ambientale, dell’aeroporto della città portuale belga.

Il mistero di uno scalo senza motivo

Come si legge nell’articolo di De Morgen, la compagnia aerea ASL effettua regolarmente voli con Boeing-747: trasportano merci dall’aeroporto cinese di Hangzhou a Liegi. Ma perchè percorre 200 chilometri oltre la sua destinazione finale senza apparente motivo prima di fare ritorno? E con un impatto ambientale tutt’altro che indifferente… Utilizzando la piattaforma ETS di Eurocontrol per calcolare l’impronta ecologica di quattro voli separati (il 4, 7, 8 e 14 dicembre), emerge che lo scalo a Ostenda porta a un consumo di 7.000 litri di cherosene.

Secondo Denecker (che è anche politico di N-VA), non sarebbe una questione di tasse di atterraggio o qualsiasi altra cosa di carattere comunitario-amministrativo: “Le tasse di atterraggio sono le stesse in tutto il Belgio. Ci deve essere una spiegazione, ma non la conosciamo”, ha dichiarato a De Morgen.

Per raggiungere l’obiettivo dell’accordo di Parigi sul clima, ogni persona non dovrebbe consumare più di 2,1 tonnellate di CO2 nell’arco della sua vita.
In quindici giorni, l’ASL Belgio ha emesso una quantità di CO2 pari a quella che più di 30 persone potrebbero emettere in tutta la loro vita.

Quando Dedecker ha sollevato la questione al Ministro della Mobilità Georges Gilkinet in Parlamento a metà dicembre, non ha ricevuto una spiegazione soddisfacente. Tuttavia Gilkinet ha annunciato di aver presentato una proposta di legge per abolire i voli nazionali a corto raggio insieme ad altre misure, tra cui consultazioni e studi d’impatto.

Da parte loro, i portavoce di entrambi gli aeroporti concordano che la rotta non ha senso ma sottolineano il loro impegno nel rispettare le volontà dei clienti. Dall’aeroporto di Liegi, la posizione ufficiale è quella di rispettare il volere del cliente – “Se una compagnia aerea vuole fare scali extra, dobbiamo solo rispettarlo”, fanno sapere i portavoci. Mentre la portavoce dell’aeroporto di Ostenda ha spiegato che la ASL Airlines Belgium richiede di effettuare un certo numero di voli e “se questi voli sono autorizzati dalle varie autorità, allora non possiamo certo rifiutarli”.

I giornalisti di De Morgen non hanno trovato risposte esaustive nemmeno parlando direttamente con ASL. Come si legge nell’articolo-reportage, Marc Bolinne, direttore generale di ASL Airlines Belgium, ex TNT Airways, si è limitato a conferma l’inutilità dei voli da e per Ostenda, specificando che si tratta di una situazione temporanea e che si sta lavorando per trovare una soluzione. Di quale questione o problema si tratti “effettivamente”, non è spiegato. E il mistero rimane.

Foto di copertina di William Hook da Unsplash

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Camia
valeria.camia@gmail.com