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Il Partito Socialista (PS) rifiuta categoricamente l’idea di ritirare denaro dalle politiche sociali per finanziare gli acquisti militari.

“Il Belgio ha sempre mantenuto i suoi impegni per garantire la pace. Nel corso di questa legislatura, con il ministro socialista della Difesa, Ludivine Dedonder, sono state investite risorse considerevoli per garantire la nostra sicurezza di fronte alle minacce. E questo, rifinanziando la previdenza sociale.

Per il PS, è assolutamente fuori questione prelevare un centesimo dal finanziamento della previdenza sociale – medici, medicinali, pensioni, eccetera – per acquistare armi. Finché il PS sarà al governo, questo non accadrà. La sicurezza sarà garantita. Lo stesso vale per la sicurezza sociale”, ha detto Magnette in un tweet su X.

Alexander De Croo (Open Vld, i liberali fiamminghi) si è espresso a favore di un aumento delle spese militari per raggiungere il 2% del PIL dedicato alla difesa nel 2029 anziché nel 2035. E per farlo, altre spese dovranno essere tagliate. In particolare, ha insistito sulla necessità di rimettere più persone al lavoro e ha ricordato la proposta liberale di limitare nel tempo i sussidi di disoccupazione. Anche “controllare” la crescita della spesa sanitaria é tra i suoi obiettivi.

Anche i cristiano democratici sono in disaccordo

Anche questa uscita non piace al CD&V. Il suo presidente, Sammy Mahdi, lo ha definito “incomprensibile”. “Dal nostro punto di vista, il nostro sistema sanitario ha semplicemente bisogno di più risorse. L’invecchiamento della popolazione continua a crescere, portando a un aumento della domanda di cure. Il numero di malati cronici e di cure croniche è in aumento. E abbiamo bisogno di più risorse per la cura della salute mentale se vogliamo che il benessere delle persone sia importante quanto il loro benessere fisico”, ha osservato.

I cristiano-democratici riconoscono l’importanza della sfida di bilancio per il Belgio, ma non gradiscono il fatto che alcuni pensino ai tagli dell’assistenza sanitaria.

“E’ molto cinico non attuare la riforma fiscale (bloccata a causa dei liberali) che avrebbe dato alle persone un guadagno netto e avrebbe avuto un effetto di stimolo, e poi iniziare a parlare di risparmi nell’assistenza sanitaria. Cosa facciamo? Gli sprechi nell’assistenza sanitaria devono essere eliminati, basti pensare ai sovrapprezzi e simili, ma il belga medio non dovrebbe mai soffrirne”, ha sottolineato Mahdi.

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Redazione
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