Ad Anversa, le scuole danno ai bambini sei tipi di rosa per colorare il volto. Esempio di convivenza religiosa in città?
Il 21 marzo si celebra la Giornata Internazionale contro il Razzismo e la Discriminazione e quest’anno la città di Anversa lo farà in un modo diverso: distribuendo 20.000 set di matite colorate con sei diversi colori di pelle agli studenti delle prime e seconde elementari in 200 scuole.
Karim Bachar dei socialisti fiamminghi Vooruit, consigliere responsabile delle pari opportunità, ha dichiarato che l’intento è permettere ai bambini di esprimersi e dare loro la possibilità di disegnare il colore della pelle nel modo che desidera, quindi di essere completamente sé stesso, anche su carta.
Per l’occasione gli insegnanti hanno anche ricevuto suggerimenti e materiale didattico per favorire discussioni sulla diversità.
Anversa, microscosmo di convivenza interreligiosa
Anversa è una città molto diversificata dal punto di vista etnico, con una popolazione composta da una varietà di gruppi etnici e nazionalità. Si contano ben 171 nazionalità diverse, di cui il 28% (circa 163mila persone) appartiene a minoranze etniche. Per percentuali di diversità etnica e religiosa, la città di Anversa, pur essendo relativamente piccola, si posiziona terza dietro Amsterdam e New York.
Giusto per dare un dato, nell’anno scolastico 2015-2016, il 52,4% degli alunni della scuola primaria era musulmano, superando per la prima volta le altre religioni. In questo senso, Anversa rappresenta un microcosmo pulsante in cui le questioni legate all’immigrazione si intrecciano e si confrontano, offrendo un terreno fertile per l’analisi e la ricerca di soluzioni.
Foto di Shana Van Roosbroek da unsplash