In occasione dell’80° anniversario della liberazione di Auschwitz, il primo ministro Alexander de Croo e il re Filippo parteciperanno alla commemorazione ufficiale in Polonia.
L’evento metterà in evidenza anche il legame storico del Belgio con l’Olocausto, in particolare attraverso i convogli di Mechelen che trasportarono migliaia di persone alla loro morte.
Lunedì 27 gennaio segna l’ottantesimo anniversario della liberazione Auschwitz-Birkenau, il più grande campo di sterminio nazista dove perirono più di 1,1 milioni di persone. Ci sarà una cerimonia dove si terranno dei discorsi di sopravvissuti e un tributo alle vittime: su richiesta del museo, non saranno tenuto discorsi politici.
La Russia è nuovamente esclusa dall’evento a causa della guerra in corso in Ucraina. Inoltre, anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non parteciperà.
La connessione belga
Auschwitz occupa un posto significativo nella storia del Belgio: tra il 1942 e il 1944 ventotto convogli partirono da Mechelen verso il campo, deportando 25.843 ebrei e non; ne sopravvissero 1.195.
Un rapporto commissionato dal senato e publicato alla fine del 2023 ha dettagliato il ruolo delle ferrovie belghe in queste deportazioni.
Il primo ministro De Croo ha dichiarato a Belganews di essere stato profondamente colpito dalla commemorazione: “Ci ricorda le milioni di vite perse e il coraggio di coloro che hanno combattuto per la libertà. È anche un campanello d’allarme, poiché l’antisemitismo è nuovamente in aumento in Europa.” Un recente sondaggio dell’UE ha rivelato che il 70% degli ebrei belgi a volte nasconde la propria identità per motivi di sicurezza.
Eventi commemorativi si stanno svolgendo anche in tutto il Belgio. A Bruxelles, 300 studenti delle scuole superiori si stanno riunendo al Museo Reale delle Forze Armate e di Storia Militare per apprendere i principali campi di sterminio nazisti. Nel frattempo, i visitatori del quartiere Marolles della città possono partecipare a una passeggiata storica ripercorrendo le orme dei sopravvissuti all’Olocausto attraverso un’app gratuita fornita dalla Casa della Storia Europea.
Foto di Piotr Zakrzewski da Pixabay