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Uno studio pilota sulla settimana lavorativa di quattro giorni nel 2024: previsti aiuti per le aziende che fanno richiesta di partecipare al progetto.

In Belgio, l’Ufficio Federale del Piano effettuerà uno studio pilota sulla settimana lavorativa di quattro giorni nel 2024. Lo studio, che si concentrerà sugli effetti della riduzione dell’orario lavorativo a 32 ore senza perdita di salario, è stato commissionato dal ministro dell’Economia e dell’Occupazione, Pierre-Yves Dermagne, e sarà condotto in collaborazione con l’Università di Gand.

Cambio di rotta del Belgio?

Nel 2022 il Belgio aveva già introdotto la settimana corta, ma senza ridurre il numero di ore: l’idea era di concentrare queste ultime in quattro giorni, previo accordo tra datore di lavoro e dipendente, con un periodo di prova di sei mesi. 

Ora lo studio pilota belga monitorerà e supporterà le aziende che introdurranno una settimana lavorativa di quattro giorni senza perdita di salario per sei mesi. L’obiettivo è di ottenere dati più concreti sugli effetti della riduzione dell’orario di lavoro su aspetti quali il benessere dei dipendenti, la produttività e la situazione finanziaria delle aziende.

Non è previsto uno schema fisso ma viene lasciato alle aziende di scegliere come adottare la settimana di quattro giorni al’interno del proprio quadro aziendale, se ad esempio adottare la formula del venerdì libero, o un giorno libero variabile, se introdurre il nuovo piano di lavoro da subito a tutta l’organizzazione o prevedere la sua aplicazione solo ad alcuni reparti.

La situazione in altri paesi

L’Ufficio Federale del Piano ha affermato che c’è un rinnovato interesse per la riduzione collettiva dell’orario di lavoro a seguito della pandemia di COVID-19. Una settimana lavorativa di quattro giorni è già testata in diversi paesi, tra cui Svezia, Islanda, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Germania, Nuova Zelanda, Australia e Stati Uniti.

I risultati di questi studi sono stati “molto positivi”, benchè sia difficile generalizzarli. In Islanda, ad esempio, dove si è sperimenta la settimana corta a tempo pieno nel periodo 2015-2019 (con il coinvolgimento di circa 2.500 dipendenti di diverse aziende e organizzazioni, che hanno lavorato per 35-36 ore a settimana a parità di retribuzione) i risultati mostrano un aumento della produttività del 20% e una riduzione del 30% dello stress dei dipendenti. Anche in Gran Bretagna, tra giugno e dicembre del 2022, 61 imprese con quasi 3 mila dipendenti hanno sperimentato la Four Days Week. Delle 61 che avevano iniziato il test, 38 hanno prolungato la sperimentazione della settimana corta e 18 hanno deciso di adottarla definitivamente. I risultati sono stati sorprendenti, con un aumento della produttività del 20%, una riduzione dello stress del 60% e un miglioramento del benessere generale dei dipendenti.

In Italia, solo il 10% delle aziende sta sperimentando il nuovo sistema. Ricordiamo recentemente la scelta di Luxottica e prima ancora di Intesa Sanpaolo e Lavazza che avevano sperimentato la settimana corta di quattro giorni lavorativi proprio durante la pandemia a fronte della necessità di riorganizzare il lavoro e, allo stesso tempo, per tutelare i dipendenti nonchè per contenere i costi energetici.

Partecipare alla studio?

E’ possibile per le aziende belga fare richiesta di partecipazione allo studio pilota, ricevendo anche un supporto scientifico/coaching e finanziario.

Possono partecipare tutti i datori di lavoro del settore privato che contribuiscono a tutti i regimi di sicurezza sociale e aziende pubbliche autonome come le ASBL.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web www.4dayweek.be.

Foto di Markus Spiske da Unsplash

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Redazione
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