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Presto gli europei potrebbero avere accesso ad un equivalente elettronico del denaro contante per fare acquisti o rimborsi, chiamato euro digitale. Si avrà bisogno di un’altra valuta? Come funzionerà?

L’area dell’euro manca di un’opzione di pagamento digitale che copra l’intera zona: combinato con un calo del flusso di denaro contante, le banche centrali europee credono che l’euro digitale possa essere una soluzione. Questa opzione di pagamento elettronico gratuita sarebbe accettata in tutti i pesi dell’area euro, integrando le opzioni esistenti.

Eric Dor, direttore degli studi economici presso l’IESEG School of Management, ha dichiarato a The Brussels Times che le persone usano due forme diverse di denaro: quello della banca centrale e quello delle banche commerciali; banconote e monete sono denaro della banca centrale, mentre il denaro delle banche commerciali è depositato nei conti bancari.

L’euro digitale sarebbe una forma elettronica di denaro contante e i pagamenti sarebbero un trasferimento di denaro della banca centrale.

Il bisogno dell’euro digitale

Il ruolo del denaro contante sta diminuendo: poiché l’euro può essere utilizzato in molti paesi, la sua utilità è più importante. Il contante offre una panoramica migliore dei pagamenti, soprattutto per chi ha difficoltà con la digitalizzazione.

Dor ha osservato che questo denaro è anche più sicuro: comunica che le banconote sono rivendicazioni legali sulla banca centrale che le emette ed andare in bancarotta per una banca centrale è impossibile, al contrario di una banca commerciale.

L’euro digitale sarà un’imitazione del contante: facilmente accessibile, ampiamente accettato, affidabile e scambiabile in qualsiasi momento; sarebbe totalmente sicuro. Gli euro saranno memorizzati elettronicamente così da rendere più facile il trasferimento di una certa quantità di valuta digitale della banca centrale da una persona all’altra: si parla persino di un trasferimento via Bluetooth senza fare affidamento su Internet.

Quali saranno le differenze?

Un pagamento fatto con l’euro digitale sarebbe diverso da un pagamento con un’applicazione di pagamento elettronico esistente come WERO o Paypal: con l’euro digitale si parla di trasferimento di denaro della banca centrale, mentre per tutti gli altri di denaro delle banche commerciali.

“Si offrirebbe l’opportunità di effettuare mezzi di pagamento elettronici che sarebbero completamente sicuri” spiega Dor.

L’euro digitale si differenzia anche dalle criptovalute come il Bitcoin: rimarrebbe un vero euro, mentre per il bitcoin si parla propriamente di unità di conto, diversa dalle valute ufficiali.

Sarà reputato una minaccia per le banche?

Alcuni scettici sono preoccupati che l’euro digitale riguardi il controllo dei governi sui pagamenti.

La Banca Centrale Europea (BCE) dichiara che le banche centrali non hanno interesse in questo, l’anonimato dei pagamenti in contanti potrebbe applicarsi anche in questa situazione. Si sta lavorando per evitare la creazione di opportunità di riciclaggio di denaro e transazioni illegali.

L’impatto sul settore per quanto riguarda l’influenza sulle banche commerciali non può essere sottovalutato: spiega Isabelle Marchand, portavoce della Federazione del Settore Finanziario Belga (Febelfin). “Come settore finanziario si guarda a questo in modo critico”. Febelfin è stata coinvolta nella ricerca. Il settore comprende le intenzioni della BCE, ma il valore aggiunto di un euro digitale al dettaglio per i cittadini è limitato.

Se nella pratica avrà successo, la prospettiva di perdere il denaro dei clienti potrebbe essere allarmante per le banche. La BCE vuole evitare di destabilizzare le banche, quindi la quantità di euro digitali sarebbe limitata per cittadino. L’idea è quella di sostituire con gli euro digitali soltanto una parte del contante in circolazione: le banconote continuerebbero ad essere emesse.

Quali sono i prossimi passi?

La fase sperimentale e preparatoria dell’euro digitale è stata lanciata nell’ottobre del 2023 e durerà fino all’ottobre del 2025: durante questa fase, l’introduzione dell’euro digitale sarà preparata insieme alla finalizzazione di un regolamento e della scelta di fornitori di infrastrutture (IT) necessari.

L’euro digitale ha bisogno di un sostegno politico per nascere, quindi non è detto che possa diventare realtà. Si deciderà su una legge che il parlamento europeo e il consiglio europeo devono approvare.

Quando il lato legislativo sarà finalizzato, la BCE deciderà se e quando l’euro digitale potrà essere lanciato. “Tutto ciò non è ancora noto”, conclude Marchand.

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Redazione
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