Dall’Umbria alle Fiandre, da Foligno a Tervuren: cronaca di una settimana di scambi didattiti e culturali tra due scuole secondarie euroepee.
Nel cuore dell’Europa, un ponte educativo si è stretto tra due realtà scolastiche distanti geograficamente ma unite dalla volontà di favorire l’integrazione, arricchire la formazione civica e promuovere l’apertura mentale dei giovani. Il progetto Erasmus+ ha fatto sì che gli studenti dell’Istituto Comprensivo Foligno 4, situato nelle affascinanti terre umbre d’Italia, avessero l’opportunità di vivere un’esperienza indimenticabile presso la Courtyard International School, immersa nella tranquilla campagna belga a pochi passi da Tervuren, tra Lovanio e Bruxelles.
Dal 15 al 19 aprile, i giovani italiani hanno preso parte attiva alle lezioni e alle attività proposte dalla Courtyard International School, unendo le forze con i loro coetanei belgi. L’iniziativa, nata da un’idea condivisa tra la docente di Storia Stefania Gargioni e la Coordinatrice Erasmus dell’Istituto Foligno 4, Simonetta Leonardi, ha rappresentato un’occasione preziosa per scambi culturali e crescita personale.
Il programma Erasmus+ non solo ha permesso agli studenti di vivere un’esperienza all’estero, ma ha anche coinvolto attivamente il corpo docente, promuovendo una formazione continua e internazionale. Questa mobilità internazionale, avviata nel 2021 e destinata a proseguire fino al 2027 per l’Istituto di Foligno, ha dimostrato di essere un vero catalizzatore di aperture mentali e scambi culturali.
Una delle novità più significative di quest’anno è stata l’inclusione degli studenti con disabilità nel programma di scambio, segno tangibile di un impegno concreto verso l’integrazione e l’accessibilità.
La visita al Parlamento europeo, punto culminante del programma, ha offerto alle ragazze e ai ragazzi l’opportunità di comprendere da vicino il funzionamento delle istituzioni europee e di riflettere sul valore della cooperazione internazionale e della cittadinanza attiva.
Un’occasione di arricchimento personale
Per i giovani partecipanti, provenienti da realtà scolastiche diverse ma accomunate dallo spirito di apprendimento e condivisione, questa esperienza è stata molto più di un semplice viaggio educativo. È stata un’opportunità di arricchimento reciproco, in cui le differenze culturali si sono trasformate in ponti per la comprensione e l’amicizia. Attraverso la scoperta delle diversità culturali e dei diversi approcci didattici, i ragazzi e le ragazze hanno potuto ampliare i loro orizzonti, arricchendo il proprio bagaglio culturale e umano.
Una delle ragazze italiane ha commentato con sorpresa: “Mi ha molto stupita il fatto che qui la cena si faccia alle 6 del pomeriggio!”; un’altra studentessa ha condiviso: “Temevo di avere difficoltà con la lingua, ma i ragazzi della scuola belga mi hanno accolto subito. Sono rimasta colpita dalla loro capacità di parlare così tante lingue.” E poi uno studente italofono della Courtyard ha osservato: “Per noi è stato un po’ strano vedere quanto i programmi scolastici siano diversi per gli stessi livelli di età.”
In un momento storico in cui il dialogo interculturale e la formazione civica assumono un ruolo sempre più cruciale, progetti come questo dimostrano il potenziale trasformativo dell’istruzione e della cooperazione internazionale. L’impegno concreto delle scuole coinvolte nel promuovere l’integrazione, l’apertura mentale e l’inclusione rappresenta un faro di speranza per il futuro, un futuro in cui i giovani possano diventare cittadini del mondo consapevoli e responsabili.