Dodici volti: inizia la campagna congiunta delle aziende di trasporto pubblico del Belgio contro le aggressioni al proprio personale.
L’anno scorso i dipendenti delle aziende di trasporto pubblico del Belgio sono stati vittime di aggressioni fisiche e verbali più di 5.500 volte, un aumento del 1,5 per cento rispetto all’anno precedente. Gli operatori stanno cercando ulteriore supporto dalla polizia e dalla magistratura per affrontare il problema.
Circa un quarto di tutti i casi di aggressione coinvolgono violenza fisica. Altri casi coinvolgono insulti o minacce. Un totale di 892 lavoratori hanno lasciato il lavoro a seguito di un atto di aggressione.
De Lijn, STIB, SNCB e TEC hanno così lanciato una campagna nella quale si presentano poster che riprendono 12 dipendenti che hanno subito aggressioni verbali o fisiche. Le immagini saranno esposte nelle stazioni e sui veicoli pubblici.
La formazione del personale non basta
I quattro operatori di trasporto pubblico che hanno lanciato la campagna adottano già numerose misure per contrastare l’aggressività. Ad esempio, c’è formazione per il personale. Inoltre il numero di dipendenti con una presenza visibile sul campo è aumentato. Esistono poi decine di migliaia di telecamere di sorveglianza, e coloro che compiono atti di violenza nei confronti del personale dei trasporti rischiano una multa amministrativa, che può arrivare fino a 500 euro per i recidivi o l’avvio di un procedimento penale.
Ma De Lijn, STIB, SNCB e TEC chiedono anche maggiore prensenza delle forze di polizia per supportare i propri servizi di sicurezza, sui mezzi di trasporto pubblico, nelle stazioni e fermate e nelle aree circostanti.
Foto di Paolo Margari da Unsplash