le nuove notizie della settimana!
I titoli della settimana:
– La politica belga svolta a destra: secondo uno studio recente lo spostamento verso temi conservatori riguarda tutti i partiti politici. Colpisce il cambio di rotta dei fiamminghi di centro e sinistra
- Emissioni in Belgio: l’obiettivo 2030 è a rischio e l’Ufficio Federale di Pianificazione si schiera a favore della mobilità elettrica
- Ritardi sui treni in Belgio? Secondo Infrabel la colpa è dei furti di cavi ferroviari che sono stati, nel 2023, più di uno al giorno.
- Imec, centro di eccellenza di Microelettronica con sede a Lovanio, ottiene 2,5 miliardi per nuova linea pilota chip in Belgio
Per le notizie in breve: guardiamo alla politica internazionale e giudiziaria del Belgio, dove lo stato di diritto è in crisi. Poi notizie dal mondo dell’ambiente e sulla qualità di vita nel paese.
Nell’approfondimento: il tema dell’occupazione. A poche settimane dal voto europeo, federale e locale in Belgio, quali sono le posizioni dei partiti belga?
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Ci puoi ascoltare in audio anche a questo link
In Belgio la politica si muove sempre più a destra. E’ quanto rivela una ricerca dell’Università di Anversa che ha preso in esame questioni culturali. I risultati più significativi riguardano i partiti fiamminghi del centro e di sinistra. Si è spostato a destra il CD&V, che è stato tradizionalmente un partito fiammingo molto centrista, mentre sul lato sinistro dello spettro, un cambiamento quasi identico è avvenuto nel partito socialista fiammingo Vooruit, guidato principalmente da posizioni più rigide sull’immigrazione.
Secondo la ricerca dell’Ufficio Federale di Pianificazione (FPB), il Belgio non riuscirà a raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 47 per cento entro il 2030 rispetto al 2005. Si prevede che le emissioni del settore residenziale diminuiranno del 54 per cento e quelle del settore dei servizi del 62 per cento. Le emissioni del settore dei trasporti dovrebbero diminuire solo dell’11 per cento. Per questo, secondo l’FPB, sarà molto importante aumentare la quota di veicoli elettrici.
I treni in Belgio accumulano ritardi costantemente. Ora la causa sembra essere il furto di cavi ferroviari. Secondo una nota di Infrabel, l’ente responsabile della manutenzione ferroviaria, questo tipo di furti comporta in media un’ora e 15 minuti di ritardo nel traffico ferroviario, mentre i lavori di manutenzione vengono posticipati a causa di questi crimini. Da anni, i cavi di rame vengono rubati dalla rete ferroviaria in Belgio. Nel 2022, il numero di furti è triplicato, causando gravi disagi al traffico fino alla riparazione dei danni. Nel 2023 ha registrato 451 furti di cavi – più di uno al giorno.
Il Centro Interuniversitario di Microelettronica Imec, con sede a Lovanio, potrà contare su un investimento di 2,5 miliardi di euro per una nuova linea pilota per chip di meno di 2 nanometri, ha annunciato martedì il centro di ricerca di Lovanio. In questo modo, le Fiandre parteciperanno ai miliardi di aiuti destinati a rafforzare l’industria dei chip in Europa. La linea pilota di Lovanio è infatti una delle quattro nuove “linee pilota strategiche” finanziate tramite il Chips Act dell’Unione Europea.
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IN BREVE
Il governo federale ha deciso che, almeno per il momento, il Belgio non concederà il riconoscimento ufficiale alla Palestina come stato ma continuerà a lavorare, come stato che attualmente detiene la presidenza dell’UE, per mediare e trovare una soluzione tra Hamas e Israele.
Arriva per il Belgio il monito dell’Istituto federale per i diritti umani che nel suo rapporto annuale 2023 evidenzia la mancata applicazione delle autorità belghe di migliaia di sentenze relative a questioni come le condizioni di accoglienza per i richiedenti asilo, il sovraffollamento carcerario e il rifiuto di pagare le multe. E preoccupa anche l’arretrato di cause giudiziarie.
Secondo un rapporto del World Wide Fund for Nature, il Belgio e le aree limitrofe dei paesi vicini hanno habitat sufficienti per ospitare circa 75 linci in natura. Per fare spazio a questo predatore, scomparso dal Belgio per oltre un secolo per poi riapparire quattro anni fa, verranno creati oltre 100 ettari di foresta periferica presso il Parco Nazionale della Valle della Semois in Vallonia entro il 2026.
E chiudiamo le notizie in breve con i dati del recente “Global Cities Index” di Oxford Economics: la città di Gand, nelle Fiandre, si classifica al 9° posto al mondo per qualità della vita. La capitale francese Parigi è l’unica altra città dell’UE nella top 10. La migliore città al mondo risulta essere New York mentre il secondo posto nella classifica spetta a Londra.
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APPROFONDIMENTO
Con l’avvicinarsi delle elezioni europee ma anche federali e municipali in Belgio, e avendo tanti italofoni nel paese la possibilità di voto, vi presentiamo le posizioni dei diversi candidati sul tema dell’occupazione. Il partito liberale fiammingo Open VLD e il partito gemello nella Vallonia (MR), ad esempio, vogliono aumentare i sussidi di disoccupazione nei primi tre mesi, per poi ridurli ogni tre mesi fino a farli scomparire dopo due anni.
Il partito di estrema destra Vlaams Belang e il partito nazionalista fiammingo N-VA supportano anch’essi un limite di tempo per i sussidi. Tuttavia, mentre il primo vuole delle eccezioni (inclusi gli over 55 e i caregiver), il secondo ritiene che il momento in cui si perdono i sussidi dovrebbe dipendere dal numero di anni lavorati (massimo 2 anni).
Anche i Cristiani Democratici (CD&V) vogliono eliminare gradualmente i sussidi di disoccupazione, ma su un periodo di 3 anni. Les Engagés, nella parte francofona del paese, vogliono che ai disoccupati siano automaticamente offerti contratti di lavoro nel settore pubblico o volontario, o anche in una azienda privata (che in tal caso riceverebbe un sussidio) dopo due anni.
Tra i partiti di sinistra Vooruit (socialisti) vuole monitorare più rigorosamente se i cercatori di lavoro adempiono ai loro doveri e imporre sanzioni se non lo fanno, mentre l’estrema sinistra PVDA vuole principalmente fornire risorse aggiuntive per il servizio per l’impiego VDAB. Groen (Verdi) non vede nemmeno una graduale eliminazione dei benefici nel tempo. I partiti di sinistra francofoni concordano.
