Lo sciopero ferroviario di due giorni è iniziato ieri, martedì 7 novembre. Quali treni circolano e perchè si sciopera?
Lo sciopero, annunciato lo scorso ottobre, segue il fallimentate tentativo di conciliazione, lo scorso 27 ottobre, tra direzione feroviaria e i sindacati CGSP Cheminots, CSC Transcom e SLFP Cheminots. E’ già previsto un secondo sciopero il prossimo mese, dal 5 al 7 dicembre.
Quali treni circolano?
Oltre la metà dei treni non circola: secono la ferrovia belga entrambe le giornate di sciopero prevedono la circolazione di circa la metà dei treni IC (collegamenti tra le grandi città) e due su cinque degli altri treni. Per rimanere informati sullo sciopero, continui aggiornamenti sono disonibili sul sito web della compagnia ferroviaria SNCB e sulla sua app.
E’ possibile richiedere, tramite il sito della SNCB un certificato ufficiale per coloro che arrivano tardi al lavoro o a scuola in seguito allo sciopero. Il certificato è disponibile fino a sette giorni dopo lo sciopero.
Le ragioni dello sciopero
I sindacati stanno protestando contro la mancanza di negoziati sindacali in corso nell’ambito della ristrutturazione organizzativa. Già a fine luglio,avevano inviato un messaggio chiaro per riavviare il dialogo sociale, che era limitato a scambi di informazioni sulle decisioni dei comitati direttivi, secondo una nota della CGSP dello scorso luglio.
I sindacati criticano anche la richiesta della direzione ferroviaria di imporre una riduzione (da 20 a 10 minuti) del tempo della “presa di servizio”, durante il quale il personale del treno si informa dei suoi compiti del giorno e verifica la sicurezza sul treno.
Un ulteriore punto di contesa riguarda la volontà della direzione di aumentare la contrattualizzazione del personale in stazione e di estendere i servizi allo sportello ad altri tipi di servizi (assistenza alle persone a mobilità ridotta…). Per la CGSP Cheminots queste modifiche sono influenzate da esigenze di bilancio e non contribuiranno a migliorare la puntualità o a ridurre la cancellazione dei treni.
Da parte sua la SNCB, insieme alle società ferroviarie Infrabel e HR Rail, ha condannato lo sciopero di più giorni, ricordando anche che a marzo di quest’anno era stato raggiunto con i sindacati un accordo di settore per gli anni 2023 e 2024. L’accordo prevede che il ferroviario si impegni ad assumere su larga scala, a migliorare il benessere e ad attuare misure per aumentare il potere d’acquisto. Tuttavia, non mancano le critiche a fronte del fatto che sono stati comunque chiusi 44 sportelli nelle stazioni del Belgio e diverse stazioni sono a rischio di chiusura, con la conseguente perdita di posti di lavoro per circa 280 persone.
Foto di Winston Tjia da Unsplash
Le ragioni dello sciopero