Disuguaglianze nelle scuole: il sistema educativo belga francofono è uno dei più diseguali dell’OCSE: basta investire 100 milioni nelle scuole per offrire a tutti gli studenti le stesse opportunità di successo?
Il sistema educativo belga francofono è uno dei più diseguali dell’OCSE con la conseguenza che i risultati scolastici dipendono fortemente dal contesto familiare di origine. Lo spiega bene un reportage pubblicato recentemente dal quotidiano Le Soir.
Un problema noto da tempo
Il problema – ai vertici e non solo – è noto e infatti per ridurre queste disuguaglianze, la Federazione Wallonia-Bruxelles investe ogni anno milioni di euro nelle scuole con indice socio-economico basso, che ospitano la maggior parte degli studenti provenienti da famiglie in difficoltà. Nel corso dell’anno scolastico 2022-2023, gli investimenti sono ammontai a 98,6 milioni di euro (nel 1989, il budget totale destinato a questa politica pubblica era pari a 1,8 milioni).
I fondi aggiuntivi servono all’assunzione di personale docente e per l’acquisto di materiale scolastico. L’obiettivo generale è è garantire a tutti gli studenti, indipendentemente dal loro background, le stesse opportunità di successo.
I risultati di questi investimenti sono difficili da valutare. Come si legge nell’articolo di Le Soir – è certamente importante che la politica “di supporto differenziato” alle scuole continui a impegnarsi per ridurre le disuguaglianze scolastiche. Tuttavia per garantire un’istruzione di qualità per tutti gli studenti, la distribuzione attuale dei fondi lascia qualche spazio ai dubbi.
Disparità geografiche e tra scuole pubbliche e private
Per selezionare le scuole alle quali destinare i fondi, viene preso in considerazione l’Indice Socio-Economico (ISE), ricalcolato annualmente per ogni sede, considerando sette variabili legate al contesto familiare degli studenti (reddito familiare, occupazione dei genitori e livello di istruzione dei genitori, ecc.). Le scuole che presentano il valore più basso dell’ISE beneficiano del supporto pubblico, e quanto più basso è l’ISE, tanto maggiori sono le risorse assegnate per studente.
Nel report di Le Soir, si specifica che nell’anno scolastico 2022-2023, circa 3.000 sedi scolastiche (tra scuole materne e primarie) presenti nella Federazione Vallonia-Bruxelles, 756 hanno ricevuto finanziamenti aggiuntivi – in media, 68.191 euro per entità. Ma il dato non rispecchia la reale distribuzione dei fondi: “grandi differenze nella distribuzione. “Ad esempio, la scuola Les Frontières a Couvin ha ricevuto solo 375 euro, mentre la scuola elementare affiliata Les Platanes a Schaerbeek ha ricevuto un sostegno di 386.610 euro l’anno scorso”.
Il sistema scolastico privato, che accoglie un po’ più del 50% degli studenti, riceve “solo” il 37,9% dei sussidi. Al contrario, il sistema ufficiale sussidiato (organizzato dai comuni e dalle province), con il 35% degli studenti, beneficia di oltre il 44% dei finanziamenti, a indicare che è proprio il sistema ufficiale sussidiato a formare studenti e studentesse meno privilegiati.
Il caso di Bruxelles-Capitale
Sempre secondo i dati di Le Soir, le scuole di Bruxelles-Capitale hanno ricevuto in media 303,40 euro per studente, mentre le scuole del Brabante Vallone hanno ricevuto in media solo 7,40 euro. In altre parole, il governo fornisce un sostegno finanziario molto più elevato agli studenti dell’istruzione secondaria a Bruxelles rispetto a quelli del Brabante Vallone. Le province di Namur e del Lussemburgo ricevono un sostegno inferiore, poiché la maggior parte del budget viene assorbita dalle scuole dell’Hainaut (con una media di 111 euro per studente) e della provincia di Liegi (101,20 euro).
Queste disparità sono dovute a una distribuzione diseguale degli studenti in base al loro livello socio-economico: Bruxelles-Capitale ospita più studenti provenienti da famiglie in difficoltà, mentre il Brabante Vallone ospita più studenti provenienti da famiglie agiate. No solo: nella Federazione Vallonia-Bruxelles, che comprende 272 comuni, due terzi del bilancio per il supporto differenziato sono distribuiti tra le sedi scolastiche di dieci comuni (Bruxelles, Charleroi, Schaerbeek, Liegi, Anderlecht, Molenbeek, Seraing, Verviers, Saint-Gilles e Saint-Josse). Vi sono poi 148 comuni in cui nessuna scuola riceve supporto.
Garantire a tutti le stesse risorse
A fronte di questi dati (preoccupanti) legati alla distribuzione diseguale degli aiuti per il supporto differenziato evidenzia anche la necessità di adottare misure “per garantire che tutte le scuole, indipendentemente dalla loro posizione geografica, ricevano le risorse di cui hanno bisogno per fornire un’istruzione di qualità a tutti gli studenti”, conclude Benoît Galand, professore di scienze dell’educazione presso l’UCLouvain, interrogato da Le Soir.
Là dove il denaro pubblico deve essere speso correttamente, soprattutto considerando la situazione finanziaria più che preoccupante della Federazione Vallonia-Bruxelles, questa esigenza richiede una trasparenza impeccabile. Ma, come conclude l’editoriale di Le Soir il reportage del giornale, il panorama scolastico rivela anche una scarsa collaborazione fornita dall’amministrazione competente. E qui, forse, nascono i problemi?
Per leggere l’intero reportage: https://www.lesoir.be/546967/article/2023-11-02/inegalites-scolaires-des-millions-deuros-distribues-mais-peu-de-resultats