CGIL bruxelles 12 dicembre
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I sindacati europei, raccolti a Bruxelles, in una grande manifestazione per chiedere un’Europa sociale, ma anche pace e solidarietà.

Si sono riuniti oggi nel cuore di Bruxelles. Hanno marciato verso le istituzioni europee. Le richieste? Un’Europa più sociale: quindi NO alle politiche di austerità. No ai tagli alla sanità e ai servizi essenziali. SÌ a una più equa redistribuzione della ricchezza. SÌ alla lotta contro l’inflazione dovuta all’umento dei dividendi. SÌ agli aumenti salaria. SÌ a una transizione ecologica e tecnologica, ma che non siano condotte a discapito dei cittadini e delle cittadine più deboli.

Sono state quasi 10mila le persone chiamate a raccolta dalla Confederazione dei sindacati europei (Ces). Per l’Italia, CGIL e UIL. 

Per tutti, è cruciale che l’Ue appoggi misure espansive che, con la sospensione del Patto di stabilità e crescita, con la sospensione della famosa clausola del 3%, hanno dato la possibilità di crescere e fare investimenti, pena la perdita di fondi per le transizioni verde e digitale ma anche per gli investimenti nel pubblico impiego, nella scuola, nelle infrastrutture. Si fermerebbero pressoché tutte le leve che fanno crescere l’economia, ha dichiarato Landini che dalla capitale belga ha ribadito le priorità della manifestazione: dire no all’austerità;  far crescere i salari, che sono troppo bassi; proteggere e rafforzare la contrattazione collettiva con l’introduzione di un salario minimo e di una legge quadro sulla rappresentanza; infine la stabilità dal punto di vista geopolitico. Da Bruxelles, si chiede anche la pace e la democrazia, profondamente segnate dalla corsa al riarmo sostenuta da numerosi stati europei.

Tutto ciò è scritto anche nel manifesto per le elezioni del parlamento europeo del 2024 “Delivering a fair deal for workers” promosso dalla Confederazione dei sindacati europei. Il messaggio è chiaro: rimattiamo al centro le lavoratrici, i lavoratori, i cittadini e i loro bisogni, la crescita economica basata sull’individuo e non sul profitto. Sosteniamo la pace e la solidarietà, la lotta all’evasione fiscale, alla criminalità organizzata e alle mafie. 

Un’Europa che guarda al futuro, dunque e solidale, quale unica risposta alla visione populista di chi vuole un’Unione costruita su muri e divisioni. 

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Redazione
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