Differenza tra i contributi: le Fiandre e Bruxelles pagano più della media nazionale, rendendole le due “contribuenti”. La Vallonia è un “ricevente”.
Secondo uno studio della KU Leuven, riportato da De Tijd e L’Echo, il crescente flusso di denaro da Bruxelles alla Vallonia è in gran parte dovuto alla differenza di età media tra le due regioni.
Nel 2023, Bruxelles ha trasferito circa 2,6 miliardi di euro alla Vallonia, mentre il flusso di denaro dalla Fiandre alla Vallonia è ammontato a 8,5 miliardi di euro, per un totale di 11,1 miliardi di euro ricevuti dalla Vallonia.
Non si tratta di trasferimenti diretti di denaro, ma piuttosto la differenza tra i contributi (tasse e contributi sociali) versati da ogni regione e i benefici sociali ricevuti. In altre parole, le Fiandre e Bruxelles pagano più tasse e contributi sociali pro capite rispetto alla media nazionale, mentre la Vallonia ne riceve di più.
In pratica, ciò significa che le Fiandre e Bruxelles sono “contribuenti netti”, mentre la Vallonia è una “regione ricevente”. Il contributo di Bruxelles nel 2023 ammonta a 2.100 euro per residente di Bruxelles, contro “solo” 1.259 euro per residente fiammingo. “La ragione principale risiede nella popolazione relativamente più giovane della Regione di Bruxelles-Capitale e nella minore spesa per pensioni e assistenza sanitaria che ne deriva, insieme a entrate fiscali aziendali più elevate”, spiegano i ricercatori.
Mentre si prevede che il contributo fiammingo rimanga costante pro capite nei prossimi anni, quello di Bruxelles dovrebbe aumentare a 3.316 euro pro capite entro il 2028. Ancora una volta, la demografia gioca un ruolo chiave: la popolazione delle Fiandre invecchierà considerevolmente nei prossimi anni, con un conseguente aumento della spesa per pensioni e assistenza sanitaria.
Conseguenze per il futuro
In totale, il trasferimento da Bruxelles alla Vallonia dovrebbe aumentare a 4,1 miliardi di euro nel 2028, mentre quello fiammingo raggiungerebbe gli 8,8 miliardi di euro, portando il totale ricevuto dalla Vallonia a 12,9 miliardi di euro in quell’anno. Sarà quindi fondamentale una collaborazione tra le diverse regioni per garantire un sistema di finanziamento pubblico equo e sostenibile nel lungo periodo.
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