Preoccupa in Belgio la violenza con armi da fuoco, spesso associata al traffico di droga e alle guerre tra bande.
Un’altra sparatoria nel centro di Bruxelles, mercoledì 6 dicembre. Sulla trafficata Gulden Vlieslaan, quattro persone sono rimaste ferite – una in modo molto grave. Nuovo attacco terroristico, dopo quello del 16 ottobre scorso? La polizia è cauta ma, mentre scriviamo, pare che tutto indichi a un regolamento di conti legato al traffico di droga. Un problema dai contorni poco definiti ma molto serio nel Paese.
Belgio: quarto per violenza da armi da fuoco
Il Belgio è infatti uno dei paesi europei in cui la violenza criminale con armi da fuoco è più diffusa. Questo emerge da diversi studi pubblicati dall’Istituto fiammingo per la pace, in occasione del lancio di un monitor europeo sugli incidenti legati alle armi da fuoco.
I dati confermano un trend evidenziato già nel 2021 da un rapporto europeo dal quale emergeva che i gruppi coinvolti in attività criminali ricorrono sempre più alla violenza, adottando forme sempre più gravi.
Le sparatorie associate al traffico di droga sono un problema in Belgio, paese che, secondo i dati raccolti dai ricercatori, si classifica al quarto posto in Europa per quanto riguarda la violenza con armi da fuoco dietro Italia, Danimarca e Svezia . Le vittime di rapine a mano armata, traffico di stupefacenti o guerre tra bande, si legge nel rapporto, sono in crescita soprattuto tra giovani sotto i 35 anni coinvolti in furto di denaro o merci. “L’accessibilità della droga attraverso i porti principali ha attirato i gruppi criminali a importare droga in Europa”, si legge nello studio. Questo attrito ha avuto come conseguenza la cristallizzazione delle tensioni tra gruppi rivali, sia nella lotta per i territori che nella lotta per le merci.
Queste tendenze rimangono sottovalutate, a causa della mancanza di dati sufficientemente disponibili nelle mani delle autorità di ciascun paese, così come il fenomeno delle minacce con armi da fuoco, che è ancora più difficile da analizzare, poiché questi eventi non vengono riportati in modo sistematico alle forze dell’ordine o nei media.
Foto di G-R Mottez da Unsplash