Attività culinarie ristorante
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A Saint-Gilles un’iniziativa positiva volta a formare ed accompagnare rifugiati e nuovi arrivati in situazione regolare è nata lo scorso luglio.

“Refoodgees” è un ristorante associativo aperto a tutti, che mira ad inserire in modo sostenibile i suoi beneficiari nel mercato del lavoro belga e mettere in risalto attraverso la cucina culture e sapori.
In 6 mesi, Mate, Priscillia, Barry e Mana hanno imparato molto: sono quattro adulti rifugiati in belgio che hanno iniziato una formazione per acquisire tutte le competenze e le conoscenze necessarie per lavorare nel settore dell’Horeca.

Da dove nasce Refoodgees?

All’origine di questa iniziativa c’è Arthur Fogel: originario del quartiere Belleville a Parigi, questo imprenditore è arrivato a Bruxelles quasi 11 anni fa per intraprendere studi d’arte, prima di dare una svolta al suo futuro professionale ed entrare in una dimensione diversa.

Eredita questo desiderio di condivisione multiculturale e la passione per la cucina dalla madre, lo dichiara a RTBF news: quando era piccolo sua madre improvvisò una lezione di madeleine, accogliendo nella loro cucina le madri immigrate dei suoi compagni di classe affinché potessero risparmiare sul cibo che compravamo per i loro figli; lo definisce uno “scambio magico”, poiché altre madri poi hanno condiviso i piatti del loro paese d’origine. Da questo scambio multiculturale avvenuto durante l’infanzia, Arthur conserva adesso la passione per la condivisione delle conoscenze culinarie e per la scoperta di nuovi sapori.

Alcuni anni dopo è stato colpito dall’ingiustizia vissuta dai lavoratori senza documenti dello Sri Lanka in un ristorante parigino: alcuni di questi erano chef nel loro paese d’origine, ma per via della fuga e di pregiudizi, potevano lavorare soltanto come lavapiatti.
Da questo episodio nasce la volontà di cambiare questa situazione: si è impegnato pienamente e ha avviato il ristorante Refoodgees nel centro di Bruxelles. Questo primo locale pop-up, oggi chiuso, ha permesso all’imprenditore di testare e migliorare il suo concetto solidale; da luglio scorso il ristorante a dimensione sociale è stabilito a lungo termine in Rue Émile Féron 153, nel comune di Sain-Gilles.

Il progetto in breve

Dietro i fornelli, la formatrice Flora che è originaria del Brasile, sorveglia la sua preparazione mentre scambia battute con il suo apprendista Mana: lo chef in formazione, originario della Georgia, è arrivato in Belgio solo pochi mesi fa. Prima di stabilirsi a Bruxelles, ha gestito il proprio ristorante nel suo paese di origine e poi in Turchia. Il suo sogno? Aprire un piccolo ristorante georgiano in Belgio: ora ha quasi tutte le competenze necessarie sia in cucina che nel servizio o nella gestione della cassa; da qui a giugno perfezionerà il suo progetto e migliorerà ulteriormente.

Di fronte a lui si trova Barry, una giovane donna è arrivata un po’ per caso in paese, fuggendo dal suo di origine senza una destinazione definita. La sua motivazione a lavorare nell’Horeca è forte quanto la sua determinazione a trasformare la sua vita per il meglio: un desiderio che è condiviso da tutti gli apprendisti legalmente impiegati dal ristorante.

L’obiettivo di Refoodgees è quello di mettere in risalto le culture di ciascuno perché è anche la base del progetto: condividere la cultura attraverso la cucina, portare la loro identità nei piatti. L’idea è anche di far scoprire diverse culture culinarie di Bruxelles, il tutto con un approccio locale, responsabile e a zero sprechi.

Per maggiori informazioni: https://refoodgees.eu

Foto di Nenad Maric da Pixabay

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Redazione
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