Bevande analcoliche bevande fermentate
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Da alcuni anni l’operazione Tournée Minérale include la proposta di industriali e artigiani creatori di bevande analcoliche: ne parla RTBF News.

In Belgio, sempre più marchi e birrifici si stanno orientando verso lo 0,0%. Vivre Ici ha quindi selezionato alcuni di questi prodotti locali.

Birrifici con bevande fermentate

Nel birrificio L’Annexe, a Saint-Gilles, si producono (oltre alla birra) limonate fermentate con gusti particolari: fiori di sambuco, mirtillo, zenzero, cotogna, nespole…

Uno dei fondatori di questo birrificio, Grégoire Berthon, le definisce bevande di carattere poiché rappresentano un’alternativa alle birre più conosciute. Erano inizialmente destinate a sua moglie che beveva poco alcol, sono poi state commercializzate.

A Bruxelles, non è l’unico birrificio a produrre bevande fermentate: a Woluwe-Saint-Lambert, la start-up Smile Brewery produce tè fermentati a base di Kombucha.

Un’alternativa all’alcol e ai soft drink

“Simone a Soif!” è un marchio 100% belga di limonata biologica che offre una gamma di prodotti naturali senza zuccheri aggiunti e senza additivi.

L’azienda si Schaerbeek lanciata nel marzo 2016 lavora in modo artigianale, a filiera corta e presenta una vera alternativa ai vari soft drink che conosciamo tutti. La bevanda è composta da acqua, vapore di piante (idrolato) e frutti o verdure locali di stagione.

L’azienda è la prima a ricevere il certificato B Corporation per il marchio di soft drink belga: ciò accade perché il marchio riguarda questioni legate all’ambiente e alle sfide sociali. Alexandre afferma che si è sempre lavorato sulla naturalità e il certificato è una garanzia di qualità.
“Uno dei valori di Simone a Soif! è quello di essere attori del cambiamento: si vorrebbe influenzare altri marchi, lanciare iniziative, mostrare la strada, non seguire il movimento e il marchio rafforza queste idee.”

Per i nostalgici delle bollicine

Univers Drink, considerato uno dei leader dell’’analcolico del mondo, ha lanciato il suo primo prodotto 14 anni fa: “Night Orient” una bottiglia di bollicine. Da allora l’azienda di Liegi ha ampliato la sua offerta con alcolici, vini e mocktail, diventando un punto di riferimento del settore.

L’idea era di offrire un’alternativa di qualità alle bevande alcoliche: Arnaud Jacquemin, CEO di Univers Drink, spiega a RTC Liège che i consumatori che acquistano i prodotti non sono esclusivamente consumatori di analcolici, ma che nel complesso ci sono anche persone che scelgono un’alternativa a quella alcolica.

In totale, 20 premi sono stati assegnati a questi diversi prodotti: l’ultimo arrivato, l’Amarettozéro, completa la gamma di alternative agli alcolici come Gin o Whisky.

Società di Liegi leader del mercato analcolico

Da Neoubulles a Herve, da piu di 11 anni si lavora per offrire una gamma diversificata di prodotti analcolici: “La biére des Amis” ad esempio, viene venduta anche senza alcol. Dalla birra al vino e agli alcolici, l’azienda ha migliorato le sue tecniche nel tempo per offrire i migliori prodotti: lo spiega la direttrice del management a Vedia.

“A causa della crescente domanda, le aziende non hanno avuto altra scelta se non migliorare e arrivare con nuove alternative di qualità”, precisa Anne Stassen. “Non siamo più su birre molto zuccherate, siamo arrivati a un equilibrio e alternative che replicano o sono equivalenti alla bevanda alcolica di base.”

Foto di Pexels da Pixabay

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Redazione
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