Leuven
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Dopo Anversa, il Comites di Bruxelles, Brabante e Fiandre incontra la Dante Alighieri di Lovanio. Possibili sinergie per coinvolgere i trentenni?

Serata di incontro e conoscenza reciproca tra la Dante Alighieri di Lovanio e il Comites di Bruxelles, Brabante e Fiandre (che è un organismo rappresentativo della collettività italiana all’estero). Un evento pubblico che ha visto la partecipazione della Presidenza e di diversi membri del comitato della Dante e del Comites, giunto a Lovanio poche settimane dopo la tappa ad Anversa.

“Vogliamo conoscere i bisogni delle italiane e degli italiani in questa regione – ha precisato Alessandra Buffa, presidente del Comites – per rispondere alle necessità dei nostri connazionali anche al di fuori della cosiddetta bolla bruxellese”.

Allo stesso tempo, come è stato sottolineato da uno dei membri dei Comites presenti alla serata, si è sempre più convinti dell’importanza di aprirsi al coinvolgimento di belgi e italofoni in generale nelle manifestazioni, ad esempio di carattere culturale e gastronomico, proposte o sostenute dai Comites. 

Un tema, quello delle sinergie con le realtà locali (a partire da quelle istituzionali) condiviso anche dalla Dante Alighieri, i cui membri, tra l’altro, sono per lo più proprio belgi italofoni. E infatti il turismo delle radici è emerso chiaramente come un terreno comune per collaborazioni tra gli attori presenti durante la serata – La Dante a dire il vero ha già lanciato un interessante progetto per gli italofoni che vogliono ri-scoprire l’Italia. Si chiama Ciao, un nome più italianità di così non potrebbe esprimere!

Scopi condivisi, quindi. Ma anche sfide simili, per la Dante e i Comites. In primis l’attivazione della partecipazione e adesione dei cittadini italiani alle proprie iniziative. Da un lato, e soprattutto per i Comites, c’è la questione di come raggiungere la massa importante di cittadini italiani ultrasessantenni che non usano con facilità le nuove tecnologie. Dall’altro lato, ci sono i giovani, che usano internet ma ne sono assorbiti al tal punto che le comunicazioni “si perdono” e disperdono. In questo senso, passati i tempi dei circoli e dei patronati, la cui funzione tra le nuove, mobili, generazioni è al tramonto, la questione che si pone è come coinvolgere i trentenni e i quarantenni. Una fascia di età, questa, che anche la Dante fatica a raggiungere. Una domanda che rimane aperta ma che forse potrà diventare il collante che avvicina Dante e Comites, entrambi alla ricerca di una risposta.

Foto di Thomas Bormans da Unsplash

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Redazione
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