
L’offerta di alloggi sociali in Belgio è significativamente inferiore alla media europea, anche se sono in corso piani regionali per aumentare gli stock e migliorare l’accessibilità economica: ne parla The Brussels Times.
Lo stock di alloggi sociali viene misurato come la quota di abitazioni sociali in percentuale di tutte le abitazioni. La dimensione relativa in Belgio è inferiore rispetto alla media europea: il 6,5% delle proprietà è definito come alloggio pubblico.
Secondo gli esperti dell’organizzazione dietro il Tomorrow.Building World Congress, il paese è posizionato al di sotto della media europea situata intorno al 9.5%: ci si basa sui dati Eurostat ricavati da una ricerca.
La domanda di alloggi pubblici in Belgio è alta, ma non significativa come in altri paesi. In Portogallo, ad esempio, lo stipendio medio è di €1402, circa €1600 in meno rispetto al prezzo medio delle proprietà per metro quadrato.
Dal 2015, il costo medio di una casa in Belgio è aumentato di circa €100.000, mentre per gli appartamenti si perla di circa €75.000 nello stesso periodo. Le imminenti carenze di offerta stanno mettendo ulteriore pressione sull’accessibilità economica.
La classifica tra i paesi
I Paesi Bassi hanno una percentuale più alta di proprietà pubbliche in Europa, tuttavia ci sono lunghe di attesa dove persone con reddito basso sono prioritizzate.
In Francia, la cifra era del 16,8%, mentre in Germania e Lussemburgo le quote sono inferiori (rispettivamente 3,9% e 5,1%).
In generale i paesi europei più ricchi hanno più alloggi: tra questi si include la Svizzera, dove la domanda di alloggi pubblici è difficile da soddisfare per via del rapporto tra stipendio e prezzo per metro quadrato soprattutto in città come Zurigo, Ginevra e Basilea.
Anche Austria, Norvegia e Danimarca hanno quote elevate. Al contrario, Grecia, Lettonia, e Malta non hanno alloggi pubblici. Da questo si deduce che i paesi con una percentuale inferiore di alloggi pubblici hanno salari più bassi in tutta Europa, mentre il prezzo per metro quadrato è significativamente più alto.
Le diverse misure addottate
Per affrontare il problema dell’accessibilità abitativa, i paesi europei hanno implementato varie misure per garantire l’accesso a alloggi a prezzi accessibili: si includono tra queste assistenza all’acquisto di case, programmi di alloggi sociali e regolamentazioni dei prezzi degli affitti.
In Belgio, le misure vengono adottate per regione, poiché l’alloggio è una competenza regionale.
A Bruxelles per esempio, vengono offerti sussidi per l’affitto per aiutare i cittadini ad affittare sul mercato privato mentre aspettano che venga assegnato loro un alloggio sociale. Purtroppo però, i periodi di attesa continuano ad allungarsi: l’anno scorso circa 50.000 famiglie erano in lista. Al momento, a causa della mancanza di un governo, non c’è un piano concreto per affrontare la crisi abitativa.
Per quanto riguarda le Fiandre, il governo ha permesso di costruire più alloggi sociali. È stato fornito un budget record di 6 miliardi che verrà utilizzato per la costruzione e la ristrutturazione degli alloggi. Entro il 2026 si vuole elaborare un nuovo Obiettivo Sociale Vincolante che garantirà la collaborazione di ogni comune.
Il ministro fiammingo per l’abitazione Melissa Depraetere ha dichiarato che oggi ci sono molte persone nella lista di attesa che sono costrette ad affittare sul mercato privato. Ciò significa che costruendo su larga scala alloggi per tempo, si può ridurre la pressione sul mercato privato. Inoltre, si è deciso di ridurre le tasse di registrazione dal 3% al 2% per un’accessibilità maggiore.
Il nuovo governo vallone ha ridotto le tasse di registrazione dal 12,5% al 3% per l’acquisto di una prima casa. Sta anche creando un sistema di monitoraggio per rimettere sul mercato le case vuote. Inoltre, aumenterà il numero di unità abitative pubbliche incoraggiando i proprietari privati a affittare le loro proprietà attraverso tali sistemi.
Foto di Sigmund da Unsplash