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Bruxelles lancia il “piano freddo” adattato per i senzatetto.

Oltre agli spazi giá utilizzati, saranno aggiunti 155 posti di emergenza. Ciononostante, le organizzazioni umanitarie temono già una carenza di spazio. “È come se ogni anno ci sorprendessimo che faccia freddo”.

Il piano freddo per i senzatetto era già stato annunciato e preparato a novembre, ma non è stato attivato all’inizio di questo periodo invernale. Con temperature che raggiungeranno i -6 gradi, si é reso necessaria un’ attivazione di emergenza.

In particolare, lunedì 8 Gennaio la Regione di Bruxelles aprirà altri 155 posti nei rifugi di emergenza, 120 dei quali saranno per uomini single, i restanti restanti per le famiglie (25) e nei centri medici (10). Lo conferma Bruss’Help. L’organizzazione pratica è affidata alla Croce Rossa francofona e a Samusocial.

La maggior parte dei posti di sarà situata nel nuovo centro Kliniekstraat di Anderlecht, riferisce il ministro Alain Maron (Ecolo). Si tratta di un centinaio di posti letto. Gli altri 55 posti letto supplementari si aggiungeranno alle tre sedi esistenti di Samusocial. I rifugi di emergenza sono accessibili a tutti, indipendentemente dallo status di residenza.

I luoghi freddi aggiuntivi si aggiungono al villaggio di emergenza precedentemente aperto a Schaerbeek, che ha già 120 posti per uomini single. Oltre a questi luoghi, Bruxelles ha più di cinquemila rifugi per i senzatetto, di cui 3.084 sono rifugi di emergenza aperti tutto l’anno dalla crisi del coronavirus. Circa 1.500 di questi posti sono destinati solo ai richiedenti asilo e pagati con fondi federali.

Stazioni

A Bruxelles ci sono già più di settemila senzatetto. Secondo le organizzazioni umanitarie, i 155 posti di emergenza per il freddo estremo sono quindi una soluzione limitata. “Rimane troppo poco, e il problema dura tutto l’anno”, dice Benjamin Brooke, direttore dell’organizzazione per i senzatetto Doucheflux. “È come se ogni anno ci sorprendessimo che faccia freddo”.

Oltre ai rifugi di emergenza, la prossima settimana apriranno anche le stazioni della metropolitana per coloro che non sono riusciti a trovare un letto di emergenza, riferisce Bruss’Help. Anche la stazione ferroviaria di Bruxelles-Midi rimarrá aperta 24 ore su 24.

“Aprire le stazioni è solo improvvisazione. Non la chiameremo mai una soluzione. Per farlo, devi davvero offrire un alloggio alle persone”, risponde Brooke.

Secondo Doucheflux, molti senzatetto che fino all’estate scorsa trovavano rifugio all’interno e nei dintorni della Gare du Midi sono fuggiti a Place Bethlehem, vicino alla Porte de Halle o alla Porte de Anderlecht. “Questo rende il nostro lavoro sociale più difficile, perché il perimetro è diventato più ampio e disperso”, dice la direttrice Brooke.

Situazioni ricorrenti cme questa, confermano la necessitá di una politica abitativa pubblica adeguata, che fornisca soluzioni stabili e sostenibili alla popolazione in difficoltá.

Foto di 12138562O da Pixabay

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Redazione
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