Nelle Fiandre, vittoria del Vlaams Belang alle porte? Quali conseguenze per il Belgio? E intanto anche N-VA trema.
La vittoria di Geert Wilders nei Paesi Bassi ha contribuito a mettere in discussione il cordone politico nelle Fiandre: se il Vlaams Belang dovesse diventare il primo partito alle elezioni del 2024, è probabile che il pragmatismo olandese porti a una nuova fase politica nella regione.
Fino ad oggi, il cordone politico è riuscito a resistere. In passato, tutti i partiti fiamminghi si sono rifiutati di formare coalizioni con l’estrema destra, compresa la N-VA, che però recentemente ha indicato di essere più disposta a collaborare con il Vlaams Belang se il partito dovesse cambiare atteggiamento su alcune posizioni di estrema destra.
Vlaams Belang dal 2019 in ascesa, mai così vicino al successo elettorale
Dalle elezioni del 2019, il Vlaams Belang – che vuole trasformare le Fiandre in uno stato indipendente e separato – è sempre stato in testa alle intenzioni di voto nelle Fiandre benchè il partito, e il suo predecessore il Vlaams Blok, non abbia mai ottenuto la maggioranza dei voti. Il record è stato raggiunto alle elezioni regionali del 2004, quando il Blok ha ottenuto il 25% dei voti, fermandosi di poco sotto il 26% raggiunto da cartello CD&V-N-VA. Oggi la situazione è diversa. Il CD&V è in declino, mentre la N-VA mantiene il suo elettorato e questo potrebbe far sì che lo scenario olandese si verifichi anche nelle Fiandre.
E così pochi mesi fa, Tom Van Grieken, che è diventato presidente del Vlaams Belang a soli 28 anni e che è stato la chiave del suo recente successo, ha dichiarato al Politico senza mezzi termini: “Crediamo che il Belgio sia un matrimonio forzato!” e “Se uno dei due vuole divorziare, ne parleremo da adulti… Dobbiamo arrivare a una divisione ordinata. Se non vogliono venire al tavolo con noi, lo faremo unilateralmente”. L’obiettivo, quindi, accrescere i poteri delle regioni in materia di istruzione, politica agricola e trasporti.
Cosa dice la stampa fiamminga?
Una parte della stampa fiamminga ritiene che il cordone politico CD&V-N-VA sia obsoleto. Il Laatste Nieuws, il principale quotidiano fiammingo, ha scritto recentemente: “Il cordone sanitario sembra sempre più una vecchia risposta a un voto di estrema destra”. L’editorialista ha elogiato il pragmatismo olandese, che si estende anche ai risultati elettorali. “2,4 milioni di olandesi che votano per il PVV e Geert Wilders è un fatto che non si può negare. È il partito più grande che deve prendere l’iniziativa. Per gli olandesi, non è più complicato di così”. Riprendendo un’opinione di The Economist, il quotidiano ha poi sostenuto che “nei paesi in cui i partiti populisti accedono alle responsabilità, generalmente attenuano le loro posizioni. E si vede subito cosa resta delle risposte che formulano. Logico: con le spalle al muro, è difficile mantenere la propria posizione immacolata e rifiutare ogni compromesso. Non è necessario essere un olandese pragmatico per capirlo”.
N-VA in cerca popolarità
A fronte delle posizioni del Vlaams Belang, che i recenti sondaggi danno per molto apprezzate, il N-VA cerca di guadagnare consensi e ora vuole alimentare il dibattito in Vallonia, con i fiamminghi o i valloni francofoni nelle liste elettorali della N-VA per togliere seggi e voti al PS. Lo ha dichiarato Bart De Wever, sindaco di Anversa e leader del partito nazionalista fiammingo N-VA al RTV: “Non è mia intenzione sfondare lì, ma la Vallonia deve essere liberata dal PS. Lì troverete il socialismo classico con i fiamminghi che pagano i conti. Questa è la verità che non viene detta. Dobbiamo eliminare i trasferimenti finanziari dalle Fiandre alla Vallonia. Il sistema attuale ci mantiene poveri”.
Liste congiunte franco-olandesi a Bruxelles
Intanto alle elezioni federali di Bruxelles del 9 giugno 2024, i partiti francofoni e olandesi della stessa famiglia politica hanno deciso di presentarsi come liste comuni. In questa fase, solo il MR esita. Come ricorda Le Soir, Ecolo e Groen fanno parte dello stesso “gruppo” alla Camera e hanno legami strutturali; la lista socialista includerà uno o più candidati di Vooruit, mentre Maxime Prévot e Sammy Mahdi hanno fatto un gran parlare del fatto che Engagés e CD&V uniranno le forze.
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