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Il Telescopio Einstein potrebbe contribuire alla produttività e alla crescita economica delle Fiandre, creando circa 925 posti di lavoro a tempo pieno.

Qual è l’idea?

Uno studio della società di consulenza Ortelius, commissionato dal ministro-presidente fiammingo Matthias Diependaele e da POM Limburg, evidenzia il potenziale del progetto per posizionare la regione come un hub innovativo. Se ne parla su Belganews.

Il telescopio sotterraneo diventerà l’osservatorio di onde gravitazionali più avanzato d’Europa, contendendo anche ricerche rivoluzionarie sull’universo.

Belgio, Paesi Bassi e Germania stanno considerando congiuntamente la ragione di confine vicino al punto dei tre paesi come possibile località. Inoltre, le Fiandre hanno già impegnato 200 milioni di euro per il progetto.

grayscale photography of observation telescope overlooking city riverbank
Photo by James Frid on Pexels.com

Opportunità rare e innovazione

Attraverso lo studio il telescopio viene descritto come una vera e propria opportunità unica e rara, che potrebbe guidare l’innovazione tecnologica fino a 1,5 miliardi di euro in crescita economica.

Inoltre, la formazione di un cluster high-tech intorno al sito potrebbe aumentare il numero di laureati STEM e incrementare le iscrizioni ai dottorati in scienze e ingegneria dell’1,2% entro un decennio.

Diependaele vede il progetto come un’occasione per creare una “Silicon Valley nella regione di confine” che potrebbe promuovere un’economia basata sull’innovazione per i prossimi 50 anni. Oltre a ciò, richiede la cooperazione tra università, imprese e politici per massimizzare l’impatto del progetto. Sottolinea che il telescopio sarà una priorità nel piano delle Fiandre per la produttività e la crescita economica e ha enfatizzato la necessità di una forte cooperazione tra università, imprese e politici per massimizzare il suo impatto.

Ci sono rischi?

Lo studio avverte che potrebbero esserci potenziali rischi finanziari e logistici: tra questi sono inclusi sforamenti di budget e la necessità di una stretta coordinazione tra le autorità locali, regionali e nazionali.

Il costo totale del telescopio è stimato I’m 2.3 miliardi di euro, mentre la costruzione è prevista per nove anni seguiti da 50 di operazione.

Le Fiandre affrontano inoltre la concorrenza dell’Italia (Sardegna) e della Germania (Sassonia), le quali avrebbero interesse a ospitare il telescopio.

Una decisione finale sulla localizzazione è prevista per il 2026.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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Redazione
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