Parlate francese o olandese? Siete pazienti, curiosi? Avete mai pensato di insegnare? Il Belgio potrebbe essere il posto ideale dove trovare “subito” lavoro.
L’anno scolastico è ripreso e le offerte di lavoro come docente nelle scuole belge si stanno moltiplicando. Per RTDF le richiesta stanno “letteralmente” esplodendo sui social network.
Mancano gli insegnanti a livello primario, ma anche nelle scuole di grado secondario sono numerosi i posti vacanti per il francese, l’olandese e le scienze.
Per Sébastien Goffe, direttore di JOBécole, una piattaforma per le offerte di lavoro nel settore dell’istruzione gratuita in Vallonia, ci si trova in questi giorni di fronte a una vera e propria sfida: trovare un insegnante disponibile per il rientro in classe dopo le vacanze pare un po’ una mission impossible.
Mancano gli insegnanti di cattedra, quindi, ma non ci sono nemmeno supplenti a sufficienza: “Qualche anno fa riuscivamo a trovare insegnanti per tutto l’anno scolastico”, ricorda Sébastien Goffe a RTBF, “ma qui, a parte gli insegnanti che finiscono un lavoro temporaneo durante l’anno o poco prima di un periodo di vacanza, non c’è davvero più nessuno sul mercato del lavoro”.
Per attrarre maggiori docenti, nelle Fiandre gli insegnanti delle scuole primarie e secondarie possono ora ricevere una retribuzione aggiuntiva – circa 250 euro in media al mese – dopo 10 anni di insegnamento e se assumono compiti specifici extra. Inoltre sempre nelle Fiandre si sta puntando molto sui cosidetti “insegnanti ospiti”, ovvero persone provenienti dal settore privato o dai dipendenti pubblici che tengono lezioni su temi specifici e di loro competenza per alcune ore alla settimana.
Un mestiere poco attraente, e non solo in Belgio
Pochi mese fa, nell’ottobre del 2023, i sindacati degli insegnanti dell’UE (Belgio incluso) avevano unito le forze per elaborare dieci richieste per un insegnamento più attraente – la carenza infatti non è un problema solo belga. Tra i punti sottolineati dai docenti: migliorare l’attrattività degli stipendi, la promozione dell’autonomia del personale, il sostegno ai giovani insegnanti all’inizio della carriera, le condizioni di lavoro e il carico di lavoro, il rispetto e il riconoscimento della professione e così via.
Conseguenze sociali
A più riprese la Federazione Vallonia-Bruxelles ha lanciato l’allarme per le conseguenze della penuria di insegnanti a livello sociale: con il crescente numero di lezioni che non sono assegnate ad alcun docente, i carichi di lavoro sempre più frammentati, i licenziamenti di insegnanti senza “le qualifiche giuste” e, allo stesso tempo, lo scarso numero di insegnanti con le qualifiche richieste… tutto ciò ha portato a un aumento dei tassi di assenteismo e al crescente abbandono scolastico degli alunni.
Dal canto suo, il calo del livello di scolarizzazione nel paese porta tanto a una perdita di opportunità di integrazione sociale quanto a profonde carenze di professionisti capaci di entrare nel mercato del lavoro.
Foto da Unsplash