KU Leuven
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All’Università KU Leuven, conferenza razzista contro persone di colore e donne rom. A Liegi un gruppo di estrema destra inneggia all’odio razziale online.

La notizia è data da Belga News: l’Università KU Leuven ha deciso di vietare gli eventi dell’Unione Studentesca Nazionalista NSV nei suoi edifici almeno fino alla fine del 2025. La scelta arriva a giorni in risposta a una conferenza che il militante di estrema destra Dries Van Langenhove ha tenuto presso l’Istituto Pedagogico KU Leuven. Ricordiamo che Van Langenhove è attualmente sotto processo per violazione delle leggi sul razzismo, il negazionismo e le armi del Belgio.

KU Leuven prende le distanze dall’estremismo razzista

L’università è giustificata per la presenza dell’estremista specificando che i locali sarebbero stati concessi ufficialmente per una conferenza sull’agricoltura rigenerativa. Tuttavia, l’ex politico di Vlaams Belang ha tenuto un monologo durante il quale ha anche etichettato gli “africani neri” come inferiori ai “fiamminghi bianchi ed europei” e ha denigrato le donne rom come ladre.

“Le dichiarazioni, fatte sotto il pretesto di una conferenza sull’agricoltura rigenerativa, incitano al razzismo e vanno contro i valori fondamentali dell’università,” si legge in un comunicato stampa dell’università. “Nella sua tradizione di apertura, l’università svolge anche un ruolo di facilitazione, mettendo a disposizione la sua infrastruttura per il più ampio ventaglio possibile di attività sociali. La dichiarazione sulla libertà accademica e sulla libertà di espressione alla KU Leuven guida in questo senso”.

L’anno scorso, la KU Leuven ha rifiutato il permesso per una conferenza di Martin Sellner, leader del movimento nazionalista austriaco Identitären Bewegung Österreich, di tenersi nei suoi locali, basando la sua decisione su questioni di sicurezza.

A Liege arresti tra i sostenitori del partito di estrema destra “Nation”

Sette sostenitori di estrema destra a Liegi – 4 dei quali candidati in passato per il partito di estrema destra “Nation” – sono stati accusati di incitamento all’odio e alla discriminazione su Facebook. Le accuse sono state formulate in seguito a post pubblicati sulla pagina del social media di un’associazione no profit chiamata “Valeurs nationales” con chiari riferimenti di natura razzista, appelli alla discriminazione e paragoni tra africani e primati.

Foto di Sooi Meeus da Unsplash

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Redazione
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