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Un ricordo del politico siciliano ucciso dalla mafia, nel giorno dell’anniversario della morte

Versione originale dal sito di basta Bruxelles In memoria di Pio La Torre – BASTA! (wordpress.com)

Il 30 aprile 1982 viene assassinato Pio La Torre, il deputato italiano che ha segnato in modo indelebile la storia della lotta alla criminalità organizzata in Italia e in Europa, presentando un disegno di legge volto a introdurre il reato di associazione mafiosa nel codice penale italiano ma soprattutto aggiungendo la confisca dei beni come strumento fondamentale per contrastare il potere delle mafie.

Pio La Torre è stato un attivista e un politico come pochi altri in Italia: la lotta alla povertà e alle disuguaglianze ha guidato tutta la sua vita.

Nel 1947, come sindacalista della CGIL, guidò le manifestazioni dei contadini siciliani contro i latifondisti. Fu arrestato e trascorse un anno e mezzo in prigione. Scarcerato, divenne consigliere comunale di Palermo, segretario regionale della CGIL, deputato all’assemblea regionale per due legislature e, dal 1973, deputato alla Camera dei deputati per tre legislature del Partito comunista italiano.

La lotta alle mafie

Pio La Torre è stato membro della Commissione parlamentare sulle mafie in Sicilia durante la VI legislatura, tra il 1973 e il 1976. Ha svolto approfondimenti su temi politici, sociali, economici e giudiziari riguardanti la prevenzione e il contrasto della criminalità mafiosa.

Nel marzo 1980 presentò un disegno di legge intitolato “Norme per la prevenzione e la repressione del fenomeno mafioso e l’istituzione di una commissione parlamentare permanente di vigilanza e controllo”. Da tale proposta è scaturita la legge 13 dicembre 1982, n. 646 (nota come legge Rognoni-La Torre), che ha introdotto nel codice penale l’articolo 416 bis sul reato di associazione mafiosa e sulle misure patrimoniali applicabili all’accumulazione illecita di capitali.

La lotta per la pace in Europa

Nel 1979 è stato membro della Commissione Difesa della Camera dei Deputati. In questo periodo, iniziò la sua più grande battaglia contro la costruzione dei missili nucleari Cruise nella base NATO di Comiso, che, secondo La Torre, rappresentavano una minaccia per la pace nel Mediterraneo e per la stessa Sicilia.

Il 4 aprile 1982 Pio La Torre organizzò una nuova manifestazione per la pace a Comiso, alla quale parteciparono più di 80.000 manifestanti. Il 16 aprile ha lanciato una petizione indirizzata al governo italiano per fermare l’inizio dei lavori. La petizione ha raccolto un milione di firme e ha evidenziato il rischio di speculazione immobiliare e infiltrazioni mafiose.

42 anni dopo, la pace nel mondo è gravemente minacciata, i cittadini assistono impotenti a politiche spregevoli che minacciano di portarci al disastro umanitario. Le mafie la fanno da padrone in un’Europa che trascura i diritti dei più vulnerabili.

Le sue parole e le sue azioni risuonano ancora oggi con forza. Possa la sua figura, al di là del discorso istituzionale, ispirare il lavoro che ci attende tutti.

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Redazione
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