![Sciopero dei sindacati nuovo governo pensioni](https://hub-beit.info/wp-content/uploads/2025/01/austrian-national-library-Szo6H42aDLU-unsplash-scaled-e1736858628599.jpg)
Dopo la grande partecipazione alla manifestazione di lunedì contro i piani pensionistici dei partiti coinvolti nella coalizione del governo federale, i sindacati si sentono rafforzati.
Si intende mantenere la pressione sui negoziatori e si sta pianificando un’altra manifestazione a Bruxelles per il mese prossimo: uno sciopero nazionale potrebbe anche essere in programma.
La leader del sindacato cristiano ACV Ann Vermorgen ha dichiarato a VRT News che le pensioni sono oggetto di preoccupazione tra le persone e spera che i negoziatori si siano svegliati riguardo all’argomento. È inoltre soddisfatta della partecipazione alla manifestazione di lunedì; si contavano circa 30.000 persone.
Tra i partecipanti la maggior parte erano insegnanti, uno dei gruppi che sarà particolarmente colpito se i piani dei negoziatori della coalizione diventeranno legge: i sindacati temono che si dovrà lavorare più a lungo per una pensione inferiore. La sorpresa è stata proprio quella di vedere così tanta gente: il segretario generale del sindacato socialista ABVV Bert Engelaar afferma durante il programma di dibattito quotidiano “De Afspraak” che si era pianificata un’azione su piccola scala e che il messaggio ricevuto dai membri attraverso l’ansia, la rabbia e l’indignazione ha fatto sì che si intensificasse l’azione.
Ci sarà un’altra manifestazione o si parla addirittura di sciopero nazionale?
I sindacati vogliono mantenere lo slancio: si prevede qualcosa per febbraio.
I piani sul tavolo nei colloqui della coalizione federale vengono descritti come “socialmente regressivi”: ancora una volta i lavoratori e i più vulnerabili della società pagheranno il conto.
Durante il mese prossimo l’attenzione si concentrerà sui servizi pubblici: il 13 febbraio i sindacati socialisti, liberali e cristiani organizzeranno una manifestazione attraverso il centro di Bruxelles.
Non sappiamo ancora cosa aspettarci, ma un’ondata di proteste e scioperi durante la primavera potrà dipendere soltanto dal contenuto dell’accordo della coalizione federale: se questo è completamente sbilanciato e privo di aspetti sociali, potrebbe provocare una reazione.
Nel frattempo il leader francofono del sindacato socialista ABVV, Thierry Bodson, ha già parlato di uno sciopero generale di 24 ore: lo conferma come una possibilità il segretario generale del sindacato Bert Engelaar.
Si attende di capire cosa il nuovo governo deciderà, al momento i negoziatori non hanno reagito alla minaccia di ulteriori azioni industriali.
Foto di Austrian National Library da Unsplash