ufficio - donna
Read Time:1 Minute, 47 Second

In Belgio, le donne continuano a lavorare di meno degli uomini. Ma c’è una buona notizia: qui il divario di occupazionale è inferiore a quello medio dell’UE.

Niente di nuovo, niente di fatto. Purtroppo. In Belgio persistono le differenze occupazionili tra uomini e donne. Anche se, diciamolo, qui il divario è inferiore a quello medio dell’UE. Nel 2012, il divario occupazionale di genere in Belgio era di 11 punti percentuali, rispetto a 12,2 punti percentuali nell’UE. Nel 2022, il divario è sceso a 7,6 punti percentuali in Belgio e a 10,7 punti percentuali nell’UE.

Tuttavia, preoccupano le differenze regionali, che sono significative, con le Fiandre e la Vallonia che hanno registrato progressi maggiori rispetto a Bruxelles.

I dati nelle regioni del Belgio

Le Fiandre e la Vallonia hanno registrato i progressi maggiori, con il divario occupazionale di genere che è sceso rispettivamente da 10,5 e 11,4 punti percentuali a 7 e 7,7 punti percentuali.

Bruxelles, invece, è rimasta indietro, con il divario occupazionale di genere che è sceso da 12 punti percentuali a 10,2 punti percentuali. Nel 2020, il divario è addirittura aumentato a 12 punti percentuali, probabilmente a causa della pandemia.

Le ragioni del divario occupazionale di genere sono molteplici, tra cui le responsabilità di cura non retribuite delle donne, la discriminazione nelle assunzioni e la scarsità di donne nella leadership. Altri fattori che contribuiscono al persistere del divario occupazionale di genere includono l’inadeguatezza dei servizi per l’infanzia, i disincentivi fiscali e la segregazione occupazionale.

Gli obiettivi dell’UE

L’UE ha fissato l’obiettivo di dimezzare il divario di genere entro il 2030, puntando a un obiettivo di 5,8 punti percentuali tra il tasso di occupazione degli uomini e quello delle donne. Solo una regione su cinque nell’UE ha già raggiunto questo traguardo, tra cui – lo abbiamo scritto – il Belgio (ma non Bruxelles-Capitale).

In discussione nel paese diverse politiche su come contrastare le cause del divario occupazionale di genere. Ciò include l’investimento nei servizi per l’infanzia, la promozione dell’uguaglianza di genere nelle assunzioni e la leadership, e la lotta alla discriminazione.

Foto di Jason Goodman da Unsplash

Condividilo!
Redazione
redazionemir@gmail.com